Non si ferma la polemica per la sospensione della professoressa a Palermo. Gli studenti espongono uno striscione davanti al proprio istituto.
PALERMO – “Salvini noi siamo qui, cosa dovevi dirci?“. E’ questo lo striscione esposto dagli studenti della professoressa sospesa a Palermo davanti al proprio istituto. Una polemica che continua a tenere banco con la docente che la prossima settimana dovrebbe rientrare in classe.
Intanto è stato esposto questo striscione di contestazione da parte degli studenti, protagonisti di un video dove paragonano le leggi razziali al decreto sicurezza. Il ministro Salvini ha incontrato la professoressa nel pomeriggio: “Il provvedimento – sottolinea il vicepremier – sarà subito revocato. Abbiamo discusso sulla libertà di pensiero e le ho detto che verrò ad aprire l’anno scolastico all’istituto per spiegare meglio il decreto sicurezza“.
Palermo, professoressa sospesa: non si placano le polemiche
Le polemiche sulla vicenda non si placano. La sospensione della professoressa non è stata vista di buon occhio da parte del MoVimento 5 Stelle che sin dai primi istanti della vicenda si è schierato a favore dell’insegnante, chiedendo al Ministero di occuparsene in prima persona.
Ricordiamo che la docente è stata sospesa per 15 giorni con lo stipendio dimezzato per non aver controllato un lavoro dei propri alunni durante l’ultima Giornata della Memoria. In un video gli studenti hanno paragonato il decreto sicurezza di Salvini alle leggi razziali di Benito Mussolini.
Una vicenda che ha scatenato l’ira sui social anche se la scuola non ha preso nessuna decisione a riguardo. La sospensione è stata attuata dall’Ufficio scolastico provinciale. Un provvedimento che è stato fortemente criticato da parte del MoVimento 5 Stelle con il PD che ha parlato di censura. Sin da subito Matteo Salvini ha criticato questo filmato ma si è detto disponibile ad incontrare sia la professoressa che gli alunni per spiegare nei dettagli la norma.